Re-framing home movies. Un (possibile) manuale per il riuso e la valorizzazione dei film di famiglia
Re-framing home movies
Un (possibile) manuale per il riuso e la valorizzazione dei film di famiglia
Re-framing home movies è un progetto nato nel 2016 dalla convergenza di interessi e obiettivi tra professionisti e archivi di film di famiglia italiani – Società Umanitaria/Cineteca Sarda (Cagliari), Superottimisti (Torino) e Cinescatti di LAB 80 film (Bergamo) – impegnati da quasi vent’anni nella salvaguardia e valorizzazione di una specifica tipologia di materiali d’archivio: i film di famiglia e il cinema amatoriale.
La strategia culturale che lo sostiene può essere riassunta in due principali obiettivi:
→ Promuovere progetti di valorizzazione condivisa e partecipata delle collezioni di film di famiglia degli archivi partner;
→ Offrire percorsi di alta formazione a giovani artisti, studiosi, archivisti e filmmaker per una rielaborazione consapevole del patrimonio filmico amatoriale italiano.
A partire dal 2017 Re-framing home movies ha potuto beneficiare del sostegno di SIAE, nell’ambito dei programmi “Sillumina” e “Per chi crea”, per la realizzazione di tre corsi di formazione e produzione rivolti a giovani artisti italiani under 35, che hanno prodotto complessivamente 19 progetti di valorizzazione dei materiali conservati dai tre archivi promotori.
Alla radice dell’idea, così come dei corsi realizzati, c’è il desiderio di mettere in rete le esperienze di chi da decenni lavora su questi materiali, insieme a uno specifico approccio metodologico al tema del riuso dei film di famiglia e del materiale d’archivio in generale.
La domanda alla base dei corsi di formazione è stata dunque: come possiamo favorire una nuova generazione di artisti e filmmaker che lavorino in modo radicale e consapevole su questi materiali? Come possono gli archivi che conservano questi film stimolare una ricontestualizzazione originale e significativa delle loro collezioni? Come si può facilitare e rendere proficuo il dialogo tra archivi e artisti/filmmaker, al fine di valorizzare le collezioni attraverso nuovi punti di vista e nuove narrazioni?
Tutto il percorso formativo è stato pensato e disegnato per promuovere un riuso creativo e consapevole di film di famiglia e collezioni di film amatoriali, a partire dall’idea che la conoscenza e la comprensione del materiale, dal punto di vista teorico, tecnico, estetico e storico sia essenziale per trovare nuovi significati e nello sviluppare e rafforzare un punto di vista personale sulla ricontestualizzazione del materiale d’archivio (e dei film di famiglia in particolare).
L’approccio didattico è concepito per arrivare a una maggiore consapevolezza delle procedure e metodologie archivistiche, e come un momento di dialogo e interazione con gli archivisti che si prendono ogni giorno cura di questi materiali, così come con artisti, curatori, studiosi (accademici e non accademici) che si occupano di questi materiali da decenni.
Nel corso delle tre edizioni gli artisti e filmmaker partecipanti, attraverso masterclass, workshop e momenti di residenza negli archivi, sono stati costantemente seguiti e accompagnati nello sviluppo delle loro opere dai curatori del progetto e dagli archivisti responsabili degli archivi promotori, e hanno potuto nutrire la loro ricerca e la loro riflessione attraverso il confronto con artisti, curatori e studiosi del calibro di Péter Forgács, Gustav Deutsch, Stefano Vitali, Paolo Caneppele, Reto Kromer, Sylvie Lindeperg, Federico Rossin, Efrén Cuevas, Laura Rascaroli, Christa Blumlinger, Susan Aasman, Albert Elings, Alina Marazzi, Nicolas Rey, Luca Ferro, Susan Aasman, Salvi Vivancos.
Elemento fondante di Re-framing home movies è anche il contatto diretto ed empatico con le pratiche d’archivio. L’archivio è il luogo in cui queste pellicole, per lungo tempo dimenticate, riaffiorano alla vita attraverso la professionalità e la passione degli archivisti e degli archivi, che diventano con la loro azione e la loro attività, parte essenziale del processo (tecnico quanto culturale) di recupero e salvaguardia.
Ci piace immaginare Re-framing home movies, oggi costituita in associazione e per ciò aperta all’adesione di ulteriori archivi e professionisti interessati al tema della salvaguardia e valorizzazione dei film di famiglia in Italia, non solo come un percorso di formazione o un progetto di rete tra archivi, ma come un vero e proprio modello concettuale, di approccio e riflessione al valore di questi materiali e alle opportunità che offrono per una visione inedita della storia e della società del XX secolo e oltre. Una cassetta degli attrezzi, come più volte abbiamo sottolineato, riempita di tecniche e strumenti possibili, di consapevolezza etica e storica, che consentono a un artista, a un archivista, a chiunque si avvicini a questi film per “valorizzarli” e farne deflagrare la ricchezza e l’importanza, di farlo con uno sguardo più complesso e stratificato, al fine di sviluppare una lettura originale e personale che riveli nuovi significati e nuove interpretazioni.
Il presente articolo è contenuto nel catalogo dell’edizione 2021.
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Home Movie Day. Portateci i vostri film di famiglia!
PORTATECI I VOSTRI FILM DI FAMIGLIA E VIDEO DEL TERRITORIO!
Avete in casa antiche pellicole, filmini di famiglia in soffitta, vecchi video sul territorio cesenate, ma non solo? Avete un piccolo fondo filmico famigliare? (anche solo una pellicola?)
Portate i vostri film 8mm, Super 8, 16mm, 9,5mm Pathé Baby (e anche mini dv, vhs, Hi8,) per valutare le loro condizioni di conservazione, ispezionarli assieme o semplicemente chiedere consiglio su come recuperarli e digitalizzarli.
I film che giungeranno all’appuntamento cesenate saranno revisionati ed eventualmente scelti per essere proiettati durante la giornata. Gli organizzatori sono infatti dotati di proiettori, moviole e attrezzature tecniche per diversi formati del cinema amatoriale. Durante la giornata, inoltre, i responsabili dell'iniziativa potranno offrire consigli utili a trattare in maniera appropriata le pellicole, discuteranno dell'importanza di questi insostituibili frammenti di storia individuale e collettiva, potranno dare indicazioni per il recupero delle pellicole.
Quando?
Domenica 30 ottobre 2022 a Cesena, in Biblioteca Malatestiana.
Se avete dubbi, domande o anche solo per segnalarci già la vostra presenza o materiali in vostro possesso, contattateci anche prima nei canali del festival:
malatestashort@gmail.com
Guarda il programma completo dell'Home Movie Day a Cesena
Verranno proiettati in pellicola alcuni dei film portati dai cittadini durante la giornata e selezioni di film già digitalizzati dalle collezioni provenienti dagli archivi partner dell'iniziativa, per offrire un esempio di come questi frammenti effimeri possono risultare preziosi per conoscere e ricostruire il modo in cui le persone vivevano, come apparivano alcuni luoghi ormai trasformati, e come è mutato il nostro modo di relazionarci e rappresentarci nella società.
La giornata è completata dalla visione degli “Archive Films”, categoria in concorso alla sesta edizione del MalatestaShort Film Festival e dalla possibilità di visite guidate alle bellezze storiche del complesso di San Francesco e della Biblioteca Malatestiana, a cura del FAI.
Cos’è l’home movie day?
https://www.centerforhomemovies.org/hmd/
L’iniziativa, ideata nel 2003 da un gruppo di cinefili, archivisti e ricercatori universitari nordamericani e poi diffusasi in tutto il mondo, nasce proprio per riscoprire la memoria familiare filmata di un territorio. Cineteche, archivi, istituzioni, associazioni e collezionisti organizzano questa giornata per promuovere la conoscenza e la consapevolezza dell'importanza di questi documenti filmici e come occasione per rievocare una memoria al tempo stesso personale e collettiva, familiare e territoriale, riportando alla luce i film spesso sepolti nelle cantine e soffitte, che nella maggior parte dei casi non si ha più la possibilità di vedere per mancanza di attrezzature di proiezione adeguate e funzionanti.
PRENOTAZIONI E BIGLIETTI
PRENOTAZIONI E BIGLIETTI
Molti luoghi del festival sono a capienza ridotta, per cui assicurati di prenotare il posto in tempo!
Guarda il programma e inviaci una mail con le tue scelte: ti risponderemo al più presto per darti conferma.
prenotazioni.msff@gmail.com
Info e prenotazioni whatsapp 3293110472
Mercoledì 26 ottobre, Ex Roverella: evento gratuito
Giovedì 27 ottobre, Spazio Marte: Ingresso 6 €, ridotto 5 (Arci, Coop, Credito Cooperativo Romagnolo, FAI, Albedo)
Venerdì 28 ottobre, Spazio Cesuola, giornata intera: Ingresso 6 €, ridotto 5 (Arci, Coop, Credito Cooperativo Romagnolo, FAI, Albedo)
Sabato 28 ottobre, Spazio Cesuola, giornata intera compreso live “Cemento Atlantico”: ingresso 10 €, ridotto 9 (Arci, Coop, Credito Cooperativo Romagnolo, FAI, Albedo)
Sabato 28 ottobre, Spazio Cesuola, solo proiezioni pomeridiane o serali: ingresso 6 €, ridotto 5 (Arci, Coop, Credito Cooperativo Romagnolo, FAI, Albedo)
Abbonamento a tutti gli spettacoli e proiezioni (che ti da la priorità del posto): 12 €
Domenica 30 ottobre, Biblioteca Malatestiana: evento gratuito
PROGRAMMA 2022
MalatestaShort Film Festival 2022
6° edizione cinema bazàr
Festival internazionale di cinema breve, Cesena 26-30 ottobre 2022
Cesena, EX ROVERELLA-ASP, via Dandini, 7
VISIONI MEDIO-ORIENTALI
Cena, incontro e proiezioni di cinema del Medio Oriente
ore 18.30 Inaugurazione festival
ore 19.30 Cena mediorientale solo su prenotazione, a cura di Cucine Popolari Cesena
Per informazioni sulla cena: prenotazioni.msff@gmail.com
ore 20.30 dialogo e proiezioni di cinema palestinese
Incontro con Monica Macchi (Nazra PSFF) e proiezione cortometraggi Nazra Palestine Short Film Festival
ore 21.30
Concorso internazionale FOCUS MEDIO ORIENTE, con assegnazione premio della giuria.
Presenta i film: Ilaria Bianchi, esperta di cooperazione allo sviluppo
Evento in collaborazione con ASP Cesena Valle Savio
Ingresso libero per incontro e proiezioni
Cesena, Spazio Marte, via Corbari, 175
CINEMA DI ANIMAZIONE
ore 20.30
Concorso internazionale BEST FILM – ANIMATION FILMS
Una serata di soli corti di animazione.
Presenta i film Emilio Rossi, con una piccola lezione introduttiva delle varie tecniche animate
Ingresso 6 € (ingresso ridotto 5 € )
Fetch, di Sam Gill (2021, Nuova Zelanda)
Remote Desktop Animation, di Jean-Guillaume Bastien (2021, Canada)
Curiosa, di Tessa Moult-Milewska (2022, Regno Unito)
Face Recognition, di Martinus Klemet (2021, Estonia)
Reduction, di Anna Reka Szakaly (2021, Ungheria)
Unscarfed, di Anita Bruneburg (2022, Germany)
Plan-Plan Cul-Cul, di Vignaud Alexandre (2021, Belgium)
Stone Heart, di Humberto Rodrigues (2022, Brasil)
Animazione sperimentale
Us, di Nelson Fernandes (2021, Portogallo)
Garisani, di Jin Woo (2022, Corea)
Doll+: Body Transmigration in its Ideal Fantasy, di Ran Zhou (2022, Canada)
Cesena, Spazio Cesuola, via Ponte Abbadesse, 451
CINEMA E TERRITORIO
Sala 1 pianoterra
ore 15.00
Pitch Day Focus Emilia Romagna
Autori di soggetti cinematografici che hanno come tema l’Emilia Romagna presentano la propria idea filmica al pubblico e alle case di produzione.
Evento in collaborazione con CNA Cinema e Audiovisivo Forlì-Cesena, CNA Formazione Forlì-Cesena, La Furia Film, Sunset Produzioni, Kinè.
Ore 17
Spazio networking CNA Cinema e Audiovisivo Forlì-Cesena, aperto a tutti.
Ore 18 IN OPERA
Un progetto per raccontare le storie del lavoro a Cesena nel ‘900.
Incontro con Michele Di Giacomo e proiezione di 3 episodi (tra cui l’inedito Ex Arrigoni – progetto Kairos), a cura di Alchemico 3.
Incontri aperti al pubblico a ingresso libero
Venerdì 28 ottobre
Cesena, Spazio Cesuola, via Ponte Abbadesse, 451
Sala 2 primo piano
Ore 17 CONCORSO INTERNAZIONALE Experimental and Art Film
La sezione è dedicata alle opere brevi sperimentali di qualunque genere, animazioni non narrative, film art o video di arte contemporanea.
Louis on the move, di Kita Bauchet, 2022, Belgio, 30’
Slavonian Anarchism, di Nebojša Vuković, 2021, Croazia, 8’13
Fragile, di Sasha Waters, 2022, Unites States, 8’45
It’s Not Perverse, It’s Mothers, di Anouska Samms, 2022, United Kingdom, Regno Unito, 14’29
SO(G)NO (DreAM), di Martina Mele, 2022, 11’30, Italia
Il canto dei Folli, di TeklaTaidelli, 2022, Italia, 10’
Death by fantasies by mirrors, di Charlotte Clermont, 2022, Canada, 13’02
Hubbards, di Kevin Ralston, 2021, Stati Uniti, 4’47 concorso gran bazàr
Feel so free, di Teri Newman, 2022, United Kingdom, 5’14 concorso gran bazàr
Sala 3 primo piano
dalle 19 Bazàr Cafè
food and beverage a cura di Cooperativa Equamente
area relax Dj set Luca Pasteris
Mostre fototografiche “Palestina” di Pierluigi Fagioli e “Iran” di Andrea Fantini
mercatino bazàr e installazioni video
Sala 2 primo piano
Ore 20.30 Concorso internazionale BEST FILM
La sezione è dedicata a cortometraggi di fiction, cinema del reale, documentari narrativi.
Incontro con ospiti e registi presenti e proiezione dei film
Ore 21.00 prima parte Concorso
Moles, di Vanja Victor, Kabir Tognola, 2021, Svizzera, 15’ fiction
Dinner with Ljuba, di Divna Stojanov, 2022, Montenegro, 14’09 documentary
Roy, di Tom Berkeley, Ross White, 2021, United Kingdom, 15’ fiction
Mrs Lovely, di Alexandre Degardin, 2022, Francia, 16’30, documentary
La Receta de la Abuela, di Daniela Miranda Perez, 2022, Cile, 11’20 premio gran bazàr
Pianura Innocente, di Francesco Bolognesi, Michele Cardano, 2021, Italia, 9’19 fiction
Ore 22.30 seconda parte Concorso
La caccia, di Davide Mastrangelo, 2021, Italia, 4’50 premio gran bazàr
Guinea Pig, di Giulia Grandinetti, Andrea Benjami Manenti, 2020, Italia, 15’ fiction
Dismissed, di Chloé Ponce-Voiron, 2021, Francia, 22’24 premio gran bazàr
Vuja De, di Viktor Ivanov, 2022, Francia, 7’ doc. fiction
Ancora non lo so, di Maaria Sayed, 2021, Italia, 15’ premio Gran bazàr
Cesena, Spazio Cesuola, via Ponte Abbadesse, 451
Sala 2 primo piano
Ore 15.00
Concorso internazionale ULTRASHORT
Incontro con i registi presenti e proiezione dei film
Phonetrip, di Miriam Muraca, 2022, Italia,1’25
652 Miles = 0 (Or the Wonderful Convenience of Videocalling), di Giulio Gobetti; 2021, Italia – United Kingdom, 3’
A fistful of ground, di Hermes Mangialardo, 2022, 2’37, n.478
Air, di Clara Fernandez, Bruno Persico, 2022, Argentina, 1’ , n.440
Behind mask – a portrait of a woman, di Eija Temisevä, 2020, Finlandia, 3’, n.330
Dark Myriad 11, di Eta Dahlia, 2021, United States, 2’35, n.210
The consolation of life, di Caspar Duijsens, 2022, Olanda, 1’50, n.172
Shakespeare for all Ages, di Hannes Rall, 2022, Germany, 2’42, n.17
As Boys grow…, di Valentina Savi, 2022, Italia, 2’30, n.3
Beirut Explosion, di Pasquale Belvito, 2020, Italia, 2’02, n.565
To Thaliarkus, di Martin Zilner, Erik Kohlbauer, 2021, Austria, 2’25
Ultrashort fuori concorso
I Scarabòcc, di Pasquale Belvito, 2015, Italia, 1’26
Ultrashort in forma installativa
Fossilized, di Guido Devadder, 2021, Belgio, 51’’
The lizards are listening, di Ashique Mostafa, 2022, Stati Uniti, 1’30
Stroke/Woman, di Elvertn Bañares, 2022, Filippine, 1’
Tulipomania Gone, di Cheryl Gelover, Tom Murray, 2021, United States, 2’59
Ore 16.00
Concorso internazionale EXPERIMENTAL AND ART FILM + gran bazàr
Introduzione di Roberta Baldaro “Il cinema sperimentale, cos’è? ” e proiezione dei film
La sezione è dedicata alle opere brevi sperimentali di qualunque genere, animazioni non narrative, film art o video di arte contemporanea.
“Skin Pleasure“, di TRIPOT (Marius Packbier e Aïlien Reyns), 2022, Belgio, 29’50
Bookanima: Dance, di Shon Kim, 2020, Corea, 7’31
O, di Dominik Balkow, 2022, Germany, 14’29
Ad meliora, di Katherine Balsley, Irina Escalante-Chernova, United States, 3’27 Awaiting, di Atanas Petkov Djonov, 2018, Australia, 4’17
Train Song, di Yanbin Zhao, 2022, United States, 3’30
In Memory Of, di Mattia Bioli, 2021, Italia, 05’53
Sala 1 pianoterra
Ore 18.00 FOCUS FIC WALLMAPU
Selezione di film in collaborazione con il festival di cinema indigeno Fic Wallmapu, Cile
ingresso libero
Meli, di Ayelen Lonconao Vargas, 2020, Chile, 20’35
Kutikamuy, di Filmaking Collective, 2021, Perù, 10’
Muu Palaa – The grandmother of the sea, di Luzbeidy Monterrosa, Olowaili Green, 2020, Colombia, 12’59
The wait, di Celina Yunuen Manuel, 2021, Mexico, 11’41
Sala 2 primo piano
Ore 18.00 Live CEMENTO ATLANTICO (Toffolo), electronics, synth, visuals
Sala 3 primo piano
Dalle 19.00 Bazàr Cafè
food and beverage, a cura di Cooperativa Equamente
area relax Dj set Ale Franchini
mostre fotografiche
“Palestina” di Pierluigi Fagioli
“Iran” di Andrea Fantini
Mercatino bazàr e installazioni video
Sala 2 primo piano
ore 20.30
Concorso internazionale BEST FILM + premio Gran Bazàr
La sezione è dedicata a cortometraggi di fiction, cinema del reale, documentari narrativi.
Incontro con ospiti e registi presenti e proiezione dei film
ore 21.00 prima parte
Free Fall, di Emmanuel Tenenbaum 2021, Francia,19’28 fiction
Lili alone, di Zou Jing, 2021, Cina, 22’, fiction
Neon Phantom, di Leonardo Martinelli, 2021, Brasile, 20’ doc. musical
I’m not a racist, but…, di Marco Locurcio, 2022, Belgio, 4’14 Premio gran bazàr
Feel so Free, di Teri Newman, 2020, Regno Unito, 5’14 Premio gran bazàr
ore 22.30 seconda parte
Big, di Daniele Pini, 2021, Italia, 14’ fiction
Figli delle stelle, di Edoardo Smerilli, 2021, Italia, 15’ fiction
They’re watching, di Quentin Moll-van Roye, 2020, Belgio, 29’17 fiction
Ingresso 10 € giornata intera con live Cemento Atlantico (ridotto, 9 €)
Ingresso 6 €, solo proiezioni serali o pomeridiane (ridotto, 5 €)
Cesena, Biblioteca Malatestiana, piazza Bufalini
HOME MOVIE DAY
Sala Lignea
in collaborazione con Re-framing home movies e FAI Cesena
ore 10.30 Concorso internazionale ARCHIVE FILM
Introduzione al cinema di archivio a cura di Re-framing home movies e proiezione dei film in concorso
Bizarre Audios, di Diego Akel, 2022, Brasile, 8’10 / n. 472
Lo chiamavano Cargo, di Marco Signoretti , 2021, Italia, 17’29 / n.272
The Golden Age, di Hannah Hamalian, 2021, Stati Uniti, 11’06 / n.227
The End Before Me, di Ines Luis, 2022, Portogallo, 30’ / n. 31
Mirabilia Urbis, di Milo Adami, 2019, Italia, 22’ / n.283
Music Throug my life, di Gytė Žygelytė, 2022, Lituania, 2’58 / n. 532
Death Archives No. 6 , di Brian Ratigan, 2021, Stati Uniti, 2’30 / n. 476
Terra dei padri, di Francesco di Gioia, 2021, Italia, 11’24 / n. 201
ore 14.30 Proiezioni film di famiglia e di archivio della città di Cesena e il suo territorio e visioni partecipate in super 8.
Visite guidate al Chiostro di San Francesco, a cura di FAI Cesena.
Per prenotare le visite: cesena@delegazionefai.fondoambiente.it
ore 17.00 Premiazioni finali del festival per le categorie in concorso.
Premiazione Best film, premio di 600 € offerto dal Main Sponsor Credito Cooperativo Romagnolo
Al Chiostro di San Francesco è attivo un banchetto del FAI e un punto di accoglienza e informativo sui film di famiglia, revisione pellicole e materiali audiovisivi dalle 10.00 alle 17.00
L’Home Movie Day è reso possibile dalla collaborazione di Associazione Re-framing home movies, Associazione culturale Cesena di una volta, FAI Cesena.
Ingresso libero per tutta la giornata.
ABBONAMENTO 12 €
Dà accesso a tutti gli eventi e proiezioni del festival e garantisce il posto
Posti limitati
prenotazioni.msff@gmail.com
whatsapp
329 3110472
329 1650824
Un progetto a cura di Albedo aps e Arci Cesena
Direzione artistica: Luca Berardi
Grafica: Abele Gasparini
Visual: Serena Raggi
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Elenco completo dei film in programma
FILM IN PROGRAMMA 2022
BEST FILM
Best film fiction
Lili alone, di Zou Jing, 2021, Cina, 22’, fiction
Vuja De, di Viktor Ivanov, 2022, Francia, 7’ fiction
They're watching, di Quentin Moll van Roye, 2020, Belgio, 29’17 fiction
Free Fall, di Emmanuel Tenenbaum 2021, Francia,19’28 fiction
Moles, di Vanja Kabir, Victor, Tognola, 2021, Svizzera, 15’ fiction
Roy, di Tom Berkeley, Ross White, 2021, United Kingdom, 15’ fiction
Figli delle stelle, di Edoardo Smerilli, 2021, Italia, 15’ fiction
Pianura Innocente, di Francesco Bolognesi, Michele Cardano, 2021, Italia, 9’19 fiction
Guinea Pig, di Giulia Grandinetti, Andrea Benjami Manenti, 2020, Italia, 15’ fiction
Big, di Daniele Pini, 2021, Italia, 14’ fiction
Best Film documentary
Mrs Lovely, di Alexandre Degardin, 2022, Francia, 16’30, documentary
Dinner with Ljuba, di Divna Stojanov, 2022, Montenegro, 14’09 documentary
Neon Phantom, di Leonardo Martinelli, 2021, Brasile, 20’ doc musical
Best Film Animation (in proiezione a Spazio Marte)
Fetch, di Sam Gill, 2021, Nuova Zelanda, 18’29 / animation
Remote Desktop Animation, di Jean-Guillaume Bastien, 2021, Canada, 3’45
Curiosa, di Tessa Moult-Milewska, 2022, Regno Unito, 9’30 animation
Face Recognition, di Martinus Klemet, 2021, Estonia, 6’45
Reduction, di Anna Reka Szakaly, 2021, Ungheria, 10’10 animation
Unscarfed, di Anita Bruneburg, 2022 , Germany, 9’14 animation - Scuola di cinema
Plan-Plan Cul-Cul, di Vignaud Alexandre, 2021, Belgium, 18’ 00 animation
Stone Heart, di Humberto Rodrigues, 9’00, 2022, Brasil animation
ARCHIVE FILMS
Bizarre Audios, di Diego Akel, 2022, Brasile, 8’10 / n. 472
Lo chiamavano Cargo (His name was Cargo), di Marco Signoretti , 2021, Italia, 17’29
The Golden Age, di Hannah Hamalian, 2021, Stati Uniti, 11’06
The End Before Me, di Ines Luis, 2022, Portogallo, 30’
Mirabilia Urbis, di Milo Adami, 2019, Italia, 22’
Music Throug my life , di Gytė Žygelytė, 2022, Lituania, 2’58
Death Archives No. 6 , di Brian Ratigan, 2021, Stati Uniti, 2’30
Terra dei padri, di Francesco di Gioia, 2021, Italia, 11’24
ULTRASHORT
Phonetrip, di Miriam Muraca, 2022, Italia,1’25
652 Miles = 0 (Or the Wonderful Convenience of Videocalling, di Giulio Gobetti; 2021, Italia - United Kingdom, 3’
A fistful of ground, di Hermes Mangialardo, 2022, 2’37
Air, di Clara Fernandez, Bruno Persico, 2022, Argentina, 1’
Behind mask - a portrait of a woman, di Eija Temisevä, 2020, Finlandia, 3’
Dark Myriad 11, di Eta Dahlia, 2021, United States, 2’35
The consolation of life, di Caspar Duijsens, 2022, Olanda, 1’50
Shakespeare for all Ages, di Hannes Rall, 2022, Germany, 2’42
As Boys grow…, di Valentina Savi, 2022, Italia, 2’30
Beirut Explosion, di Pasquale Belvito, 2020, Italia, 2’02
To Thaliarkus, di Martin Zilner, Erik Kohlbauer, 2021, Austria, 1’26
Ultrashort fuori concorso
I Scarabòcc, di Pasquale Belvito, 2015, Italia, 1’26
Ultrashort in forma installativa
Fossilized, di Guido Devadder, 2021, Belgio, 51’’
The lizards are listening, di Ashique Mostafa, 2022, Stati Uniti, 1’30
Stroke/Woman, di Elvertn Bañares, 2022, Filippine, 1’
Tulipomania Gone, di Cheryl Gelover, Tom Murray, 2021, United States, 2’59
FOCUS MEDIO ORIENTE
The White Whale, di Amir Mehran, 2020, Iran, 10’ fiction
Bracha, di Mickey Triest, Aaron Geva, 2021, Israel, 12’45 fiction
Small Life, di Jessica Kraatz, 2021, Israel, 17’09 fiction
For the Clean up, di Mohammad Moravej, 2022, Iran, 10’ fiction
Thread Threat, di Konstantina Sofokleous, 2021, Cipro, 1’17 Animazione - Sperimentale
Al-Sit, di Suzannah Mirghani, 2022, Sudan, 20’
Warsha, di Dania Bdeir, 2022, Libano 15’, fiction
EXPERIMENTAL AND ART FILMS
"Skin Pleasure", di TRIPOT (Marius Packbier e Aïlien Reyns), 2022, Belgio, 29'50
Fragile, di Sasha Waters, 2022, Unites States, 8’45
O, di Dominik Balkow, 2022, Germany, 14’29
Bookanima: Dance, di Shon Kim, 2020, Corea, 7’31
Ad meliora, di Katherine Balsley, Irina Escalante-Chernova, United States, 3’27
Awaiting di Atanas Petkov Djonov, 2018, Australia, 4’17
Slavonian Anarchism, di Nebojša Vuković, 2021, Croazia, 8’13,
SO(G)NO (DreAM), di Martina Mele, 2022, 11’30, Italia
Il canto dei Folli, di TeklaTaidelli, 2022, Italia, 10’
It's Not Perverse, It's Mothers, di Anouska Samms, 2022, United Kingdom, Regno Unito, 14’29
Train Song, di Yanbin Zhao, 2022, United States, 3’30
Death by fantasies by mirrors, di Charlotte Clermont, 2022, Canada, 13’02
In Memory Of, di Mattia Bioli, 2021, Italia, 05’53
Saint-Louis on the move, di Kita Bauchet, 2022, Belgio, 30’
Experimental in concorso presentati durante la serata Animation a Spazio Marte
Us, di Nelson Fernandes , 2021, Portogallo, Animazione sperimentale ( best experimental film), 5’
Garisani, di JinWoo, 2022 , Corea 7’40 animazione (best experimental film)
Doll+: Body Transmigration in its Ideal Fantasy, (best experimental film) di RanZhou, 2022, Canada, 13’24 animazione
Experimental in forma installativa
AbstrArt 22, di Luis Carlos Rodrìguez, 2022, Spagna, 4’20,
GRAN BAZAR
What you will have seen, di Katia Sophia Ditzler, 2022, Germania, 3’,
Closet, di Claire Walka , 2020, Germania, 2’50,
Feel so Free, di Teri Newman, 2020, Regno Unito, 5’14
La Receta de la Abuela, di Daniela Miranda Perez, 2022, Cile, 11’20
Dismissed, di Chloé Ponce-Voiron, 2021, Francia, 22’24
Hubbards, di Kevin Ralston, 2021, Stati Uniti, 4’47
I'm not a racist, but…, di Marco Locurcio, 2022, Belgio, 4’14
La caccia, di Davide Mastrangelo, 2021, Italia, 4’50
Ancora non lo so, di Maaria Sayed, 2021, Italia, 15’
Gran Bazar installazione
Le Piscine, di Myriam Amri, Margaux Fitouss, 2022, Tunisia, 6’06
Selezione in collaborazione con Fic Wallmapu
Festival di cinema indigeno di Temuco, Cile
Meli, di Ayelen Lonconao Vargas, 2020, Chile, 20’35
Kutikamuy, di Filmaking Collective, 2021, Perù, 10’
Muu Palaa - The grandmother of the sea, di Luzbeidy Monterrosa, Olowaili Green, 2020, Colombia, 12’59
The wait, di Celina Yunuen Manuel, 2021, Mexico, 11’41
Cine Food
Il 4 settembre 2021, l’Anteprima del MalatestaShort Film Festival 2021 ci ha portati dritti in Asia, fino al paese del Sol Levante. Nella splendida cornice della Rocca Malatestiana di Cesena, questo evento speciale ha unito cibo, fotografia e film orientali in un tentativo di portare il cinema anche fuori dalla schiera degli appassionati, allargandone confini e pubblico.
Una chiacchierata con la fotografa e documentarista Laura Liverani, che ci ha portati in Giappone, grazie ai suoi numerosi reportage che le hanno permesso di catturare attimi di un paese fotogenico, complesso ed affascinante, cogliendone i tanti aspetti sociali, culturali e popolari, dalla minoranza Ainu alla comunità Zentai;
una cena giapponese, preparata dal ristorante di Forlì “J Soul-Anima del Giappone”;
una carrellata di cortometraggi per la prima serata di concorso dedicata a film internazionali provenienti dall’Eastern Asia:
questi gli elementi di un connubio perfetto per scoprire con la vista e con il gusto questo continente e la sua affascinante cultura.
Dall’universo iperbolico dei manga a quello talvolta surreale degli anime, fino agli spazi fantastici e coloratissimi dei videogame. Così nuove sfumature e inaspettati scenari ci vengono svelati dal cinema asiatico e dalla cultura orientale tout-court. Immagini in primis, ma anche racconti, tradizioni, cibi e attitudini.
Dall’Asia riceviamo ancora oggi numerose suggestioni sulla sua storia, sui suoi paesaggi e sulla sua arte, così come sulle sue atmosfere e sui suoi gusti. Basta pensare ai sapori ormai familiari, anche se talvolta lontani dagli originali, o allo spirito legato alla calma e alla forza della natura, evocata – tra gli altri riferimenti - anche nella celebre rappresentazione de "La grande onda di Kanagawa" di Katsushika Hokusai a minaccia dell’umanità, con il Monte Fuji che assiste al compimento del dramma, stagione dopo stagione.
La Rocca Malatestiana è stata luogo di sorrisi e di incontri: tra Oriente e Occidente e tra appassionati e curiosi. Sicuramente, l’anteprima per la quinta edizione del nostro festival ha dimostrato perfettamente l’idea dietro al suo titolo: All You Can See!

Film proiettati:
Brown Night, di Mingyang Li, 15’, 2021, fiction - China
Wild Cherry, di Yoshi Kuremura, 14’56’’, 2021, fiction - Japan
Where the Leaves Fall, di Xin Alessandro Zheng, 15’, 2021, fiction - Italia/China
Super - Soup di Iacopo Fulgi e Valerio Maggi, 6’45’’, 2021, fiction - France/Korea
Follow, di Yoh Komaya, 15’’, 2021, fiction - Japan
Shivering Wall, di Yu Chin Tseng, 10’, 2021, experimental - Taiwan
Wuqiao Circus, di Lukas Berger, 14’, 2021, documentary - Germany/China
Ju-bin, di An sun-young, 19’35’’, 2021, fiction - Korea
Cinema du Desert
Cinema du Desert è un progetto nato nel 2009 con una “semplice” missione: portare, su un camion dotato di pannelli solari, il cinema in giro per il mondo, promuovendo l’incontro tra culture diverse; uno stimolo che sentiamo anche noi del MalatestaShort Film Festival. Ecco perché abbiamo voluto invitare il camion itinerante di Cinema du Desert a fare due fermate in collaborazione con noi, durante l’anteprima della quinta edizione del nostro festival.
Dopo un anno di pandemia e di distanziamento sociale sentivamo che ormai era diventata grande la nostalgia di stare insieme e mancava la vicinanza fra persone; grazie alle proiezioni in piazza di Cinema du Desert abbiamo avuto la possibilità di ricostruire il senso di comunità e tornare dopo tanto tempo a stringerci attorno al cinema per scoprire luoghi lontani, esattamente come ha fatto Cinema du Desert raggiungendo i villaggi più sperduti della Mongolia o del Burkina Faso.
Questo è stato il filo conduttore delle due serate: la prima dedicata al Focus Africa; la seconda ai viaggi.
Cinema du Desert
06/07/2022
Un camion-camper, una piazza e la comunità che torna a crearsi attorno al cinema.
Cinema africano con Cinema du Desert
05/07/2022
Cinema du Desert arriva al MalatestaShort Film Festival per portarci storie direttamente dal continente africano.
I film come “ponti fra culture” del Cinema du Desert
05/07/2022
INTERVISTA a Davide e Francesca, che ci raccontano il progetto Cinema du Desert, un camion-camper, chilometri su chilometri macinati, ventisei paesi visitati e migliaia di spettatori raggiunti in tutto il mondo. L’intervista per MalatestaShort Film Festival
Tutti i numeri del Concorso Internazionale
- 31 film proiettati: generi e racconti diversi suddivisi in 4 Categorie di Concorso: Miglior Fiction, Miglior Documentario, Miglior Animazione e Miglior Experimental;
- 9 fiction: storie di genere, di vita quotidiana, ideate, scritte e raccontate per immagini; intrecci e modalità sorprendenti di storytelling, tra sguardi, personaggi e affascinanti finzioni-verità;
- 5 documentari: racconti di realtà, documenti, cinema verità e alcune possibili (e stimolanti) forme di resoconto;
- 10 film d’animazione: un genere (e un linguaggio) che si fa capace di raccontare attraverso numerose ed affascinanti tecniche; cartoni animati, riprese, grafica, stop motion, 3D, disegni, green screen e altro ancora;
- 7 film sperimentali: corti innovativi che approfondiscono e sperimentano commistioni e linguaggi, ricercando modalità di racconto originali;
- 8 opere provenienti dai paesi asiatici;
- 11 corti dedicati al Focus Africa
- 42 paesi del mondo rappresentati e coinvolti con opere selezionate: un vero e proprio giro mondo, un viaggio affascinante dove accanto all’Italia e ai principali paesi europei (Francia, Spagna, Germania, Portogallo), non son mancati gli Stati Uniti, il Canada, ma anche l’Iran, il Guatemala, l’Argentina e Hong Kong, opere anche da Irlanda, Regno Unito, Svizzera, Svezia, Polonia e Russia, Egitto, Senegal, Nigeria, Taiwan, Corea, Cina e Giappone; due cortissimi Ultrashort provenienti dall’India;
- 44 corti Ultrashort: film divertenti, irriverenti, fuori dalle righe, sperimentazioni, video musicali, animazioni, fiction, cinema off, film poetici, diari video, piccoli drammi: tutto il mondo del cinema possibile in pillole, una dietro l'altra;
- 7 Premi e Menzioni Speciali: un Premio ufficiale e la possibilità di assegnare una Menzione Speciale per ogni Categoria (Miglior Fiction, Miglior Documentario, Miglior Animazione e Miglior Experimental e Miglior Ultrashort, Miglior Extended Cinema - Focus Africa, Miglior Eastern Asia);
- 19 Giurati: Ogni categoria prevede un gruppo di giurati tra autori, critici ed esperti specializzati nel proprio ambito a livello nazionale, tra professionisti e addetti ai lavori (registi, direttori della fotografia, animatori, organizzatori di festival cinematografici, ma anche artisti e performer);
Cinema africano con Cinema du Desert
Il primo appuntamento con il Cinema du Desert è stato dedicato alla prima parte del Focus Africa. Nell’Arena di Bora a Borello hanno trovato spazio approfondimenti e storie provenienti da questo affascinante continente. Protagoniste soprattutto le donne, raccontate cercando di superare facili stereotipi.
Agli occhi del pubblico sono stati presentati racconti quotidiani, attuali, con punti di vista prevalentemente femminili e con toni freschi e innovativi. All’Arena di Bora sono arrivati film provenienti da Senegal, Tunisia, Egitto, Uganda, Congo e Kenya, dando vita a una colorata serata, in collaborazione con associazioni locali e con il Mashariki Film Festival del Rwanda. Ringraziamo il suo direttore artistico, il missionario comboniano Fabrizio Colombo per il prezioso aiuto di network internazionale che ci ha permesso di realizzare una selezione intercettando direttamente autrici e autori africani.
Film proiettati nella prima parte del Focus Africa, nel camion cinema du desert:
The window’s muse, di Mamadou Diop, 13’, fiction, 2021 - Senegal
Les Aigles de Carthage, 19’, documentary, 2021 - Italia/Tunisia
Tuk Tuk, di Mohamed Kheidr, 26’26’’, fiction, Egypt
No school, di Ntanda Phoebe, 13’18’’, documentary, 2021 - Uganda
The star, di Kevin Mavakalala, 11’35’’, fiction, 2021 - Congo
Sungura, di Lydia Matata, 19’54’’, fiction, 2021 - Kenya
Cinema dal mondo con il Cinema du Desert
Il Cinema du Desert è arrivato finalmente a Cesena, in una piazza oggi luogo di passaggio, carica di tanta storia cittadina ricordata dalla ciminiera dell’antico stabilimento dell’Arrigoni. Il secondo appuntamento con il camion di cinema itinerante è stato dedicato al cinema dal mondo, con proiezioni legate a doppio filo ai viaggi e agli spazi. Quando in un viaggio gli ambienti diventano scoperte, non esistono sfondi o scenari di sorta: i luoghi del mondo si fanno racconto nonché fulcro della narrazione filmica e i paesaggi diventano suggestioni preziose per nuove avventure. Ad aprire la serata il mediometraggio fuori concorso “K2 y los porteadores invisibles” che in uno scenario mozzafiato ci ha portato a scoprire il coraggio e i sacrifici dei portatori indigeni pakistani, coloro che sfidano i ghiacci portando i pesantissimi zaini per i turisti che scalano il K2. La proiezione è stata realizzata in collaborazione con il festival cileno di cinema indigeno Ficwallmapu.
Augurando nuovi viaggi al Cinema du Desert lo ringraziamo e speriamo di rincontrarci presto!
Film proiettati:
K2, y los porteadores invisibles, di Iara Lee, documental 55’, 2015 - Usa/Pakistan (fuori concorso)
Silk’s balance, di Elise Lorthiois, 3’45’’, experimental, 2021- France
The scrag, di Tomasz Wisniewski, 29’55’’, 2021, documentary - Poland
I film come “ponti fra culture” del Cinema du Desert
Intervista a Davide e Francesca del Cinema du Desert
Cinema du Desert: incontriamo Davide e Francesca – con formazioni diverse, ma uniti dalle comuni passioni per il cinema e per i viaggi – durante l’Anteprima del MalatestaShort Film Festival e in quell’occasione ci hanno raccontato il loro progetto, dalla genesi al rapporto con i film che scelgono di mostrare e all’accoglienza ricevuta, tra cooperazione, scoperte e proiezioni-punti d’incontro.
Com’è nato il vostro progetto?
D: Cinema du Desert è nato nel 2009 nel deserto del Sahara, in Mali, più precisamente vicino a Timbuctu: tutto è cominciato quasi per caso perché, dopo un incidente con il nostro camion, come viaggiatori non ci piaceva fare regali materiali o in denaro alle persone incontrate e, in quella specifica occasione, a chi aveva aiutato noi e il nostro mezzo a disinsabbiarsi per poter riprendere il nostro cammino lungo la pista. Così, visto che le persone erano tante, abbiamo deciso di regalare a tutti una proiezione. Da quel giorno non ci siamo più fermati.
F: Direi che il progetto nasce dall’unione di due passioni, quella per il viaggio e l’avventura e quella per la condivisione dei film e del cinema. Quindi è stata la combinazione di questi due elementi a dare vita a Cinema du Desert.
Una vita in viaggio da allora: dove siete stati in questi anni?
D: Ad oggi credo che siamo stati in poco meno di trenta paesi, in tre continenti, nello spazio (e nell’area geografica) compresi tra la Mongolia e la Costa D’Avorio. Quindi tanta Africa, tanta Asia centrale ed Europa.
Cosa proiettate?
F: Come diceva Davide, abbiamo ideato questo progetto insieme nel 2009; Cinema du Desert nasce perché vuole utilizzare le immagini come uno strumento comunicativo. Ci piace creare dei ponti tra culture diverse. Partendo da questo presupposto, facciamo vedere realtà lontane. Proiettiamo documentari incentrati su temi a cui teniamo molto (dall’ambiente alle condizioni di vita di popoli distanti, all’immigrazione), ma non solo. Opere per far conoscere mondi diversi: ci piace far vedere, ad esempio, la neve nel deserto del Sahara, piuttosto che come vivono in Africa gli abitanti della Mongolia.
Come scegliete i film da far vedere?
F: Quello che scegliamo dipende da dove ci troviamo e dal posto che ci ospita. L’obiettivo è sempre quello di creare dei punti d’incontro davanti a uno schermo e molto spesso sono il luogo e i popoli che incontriamo a guidarci in tal senso. E il registro che si crea varia e si modula di volta in volta: ad esempio, abbiamo proiettato film davanti a un migliaio di persone in Africa, scegliendo documentari sull’immondizia e sui rifiuti, parlando così dell’impatto dell’uomo sull’ambiente. Spesso abbiamo privilegiato film dalle tematiche importanti (mostrando opere, ad esempio, che trattavano di mutilazioni genitali femminili), mentre altre volte abbiamo invece preferito semplicemente creare momenti di puro divertimento; nei campi profughi in Grecia abbiamo deciso di proiettare Charlie Chaplin perché era comprensibile da tutti e perché ha portato un momento di leggerezza dove la leggerezza veramente non c’era.
Tanti temi sociali nel complesso
F: Si assolutamente. Parliamo attraverso i film di temi come – fra gli altri – l’impatto dell’uomo sull’ambiente, le questioni di genere, le mutilazioni genitali femminili, l’immigrazione irregolare.
Ci raccontate qualche esempio di quei “ponti tra culture” che menzionavate prima e che siete riusciti a creare grazie al vostro progetto?
F: In Mongolia abbiamo proiettato un documentario che si intitola Bebè e che racconta il primo anno di vita di quattro bambini nati in quattro cantoni diversi del mondo. Uno di questi piccoli protagonisti è proprio della Mongolia, quindi gli spettatori mongoli potevano rivedere la loro realtà in questo bambino, identificandosi nel contesto mostrato, ma – al contempo – vedere anche le differenze rispetto agli altri, conoscendo pure percorsi di crescita diversi attraverso le esperienze di questi bambini.
D: Quando in Costa D’Avorio abbiamo proiettato film scelti nell’ambito di progetti di comunicazione sull’immigrazione, abbiamo volutamente fatto vedere esattamente cosa accade nel deserto in Libia e cosa significhi entrare in un paese come rifugiato e senza documenti. In generale, le campagne che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni in Africa avevano un focus particolare sulle immigrazioni irregolari e si è tentato di favorire la comunicazione di un contesto sociale “altro”, cercando di sensibilizzare soprattutto i giovani che vivono nei villaggi sulla realtà del fenomeno migratorio di tipo irregolare. Raccontando quindi con le immagini che tipo di viaggio aspetta il giovane migrante (dai documenti richiesti nei paesi di arrivo ai mille imprevisti), abbiamo spiegato cosa comporta la condizione di clandestinità.
In Italia che film proiettate?
D: In Italia abbiamo un focus particolare sviluppato in quest’ultimo anno incentrato sull’ambiente e sugli obiettivi dell’”Agenda 2030” che cerchiamo di promuovere sullo sviluppo sostenibile.
In che modo l’aspetto della sostenibilità s’intreccia al vostro progetto?
D: Nel corso di questi quasi tredici anni abbiamo percorso più di 150 mila chilometri con il nostro cinema itinerante e il camion è alimentato a energia solare: dal 2013 sul tetto ci sono dei pannelli appositi. Tra il 2013 e il 2015 il sistema è stato ottimizzato e da allora funziona benissimo: ci permette una autonomia di sei-sette ore grazie alla quale possiamo realizzare le nostre proiezioni ovunque noi siamo, consentendoci quindi di arrivare in qualsiasi luogo, anche dove non ci sono né allacci, né corrente elettrica. Inoltre, il nostro è un cinema green a tutti gli effetti perché le emissioni di CO2 prodotte dal camion vengono poi calcolate e compensate attraverso la piantumazione di alberi.
F: Ci piace azzerare – o cercare di azzerare – la nostra impronta sull’ambiente piantumando alberi e collaborando a nostra volta con altri progetti di cooperazione. C’è quindi anche uno sfondo sociale di più ampio respiro in ciò che facciamo.
Che forme di cooperazione perseguite? Con chi collaborate?
F: Ci teniamo molto a sviluppare piccole forme di cooperazione attraverso programmi specifici. Siamo operativi in particolare in Africa perché è uno dei territori che conosciamo meglio e dove abbiamo appoggi e contatti fin dalla nascita del nostro stesso progetto: già allora infatti chiedemmo delle informazioni dettagliate all’ONG “Bambini nel Deserto” di Modena.
D: L’ONG “Bambini nel Deserto” è stata la realtà che ci ha supportato sempre e da quando siamo nati: ha permesso al nostro progetto di esistere nei primi anni, soprattutto sostenendolo anche economicamente, oltre che a livello motivazionale. Tutto questo è stato reso possibile grazie a loro, anche se, nel tempo, abbiamo comunque incontrato anche tante altre piccole grandi forme di partecipazione. Abbiamo conosciuto e avuto tanti compagni di viaggio (a cui va il nostro grazie) e che, nel corso degli anni, si sono susseguiti e hanno scelto di avvicendarsi al nostro fianco come vicini di cabina e di vita, per periodi lunghi mesi trascorsi in giro per il mondo. Ognuno ha dato il suo contributo alla causa.
Si tratta sicuramente di una causa – di viaggio, di cinema e di scoperte – tanto affascinante quanto totalizzante
F: Questo è un progetto di vita: nel corso degli anni ci siamo migliorati e ci auguriamo di andare incontro a continue migliorie lungo il nostro percorso. Come ci tengo sempre a puntualizzare, noi non siamo un service tecnico. Dentro questo camion c’è una famiglia, c’è una scelta fatta di tanti progetti paralleli in continuo divenire ed è per questo che facciamo ciò che facciamo.
Intervista a cura di Sara Fiori e Valentina Togni, realizzata in agosto 2021.
L’intervista è pubblicata nel catalogo del festival, edizione 2021.
Richiedilo gratuitamente accedendo al modulo sottostante.
Vetrina video “I colori del mondo
La vetrina video, allestita nella libreria Coop all’interno del Centro Commerciale Lungosavio, è un modo per portare il festival di cinema in uno spazio inconsueto e agganciare lo sguardo di persone non necessariamente frequentanti gli eventi culturali. La proposta video è comunque di alta qualità, in quanto vengono presentate delle animazioni che partecipano al concorso internazionale e l’allestimento vede la collaborazione di Riccardo Sivelli, scenografo e creatore di puppets con il quale è stato realizzato un laboratorio di tecniche miste (riprese, stop motion, green screen) messo in onda anche nella vetrina. Il laboratorio, coordinato da Isabella Scarpellini di Albedo aps, è stato offerto in modo gratuito a giovani partecipanti grazie al contributo
del Progetto Giovani - Idee in circolo e di Coop Adriatica e ha avuto luogo in corte Zavattini, in linea con l’utilizzo di spazi pubblici inconsueti che ha caratterizzato questa edizione.
Film del concorso internazionale presentate in vetrina:
Fiction
Autumn leaves, di Saman Hossinpour, Iran, 3’59’’, 2016
Animation
Big Boom, di Marat Narimanov, 4’, 2016, Russian Federation
Chrysalis, di Lynn Dana Wilton, 3’15’’, 2018, Canada
Clowning around, di Olu Ogunye Jr, 2’31’’, 2017, Unites States
El mago Georges, di Katalin Egely, 4’17’’, 2020, Argentina
Sushi Combiner Set, di Master R Mirosevic-Sorgo, 24’’, 2016, United Kingdom
2 monkeys and 3 peaches, di Ali Aghazadeh, 38’’, 2016, Islamic Republic of Iran
Experimental
A perdere, di Viola Mancini, 4’42'', 2021, Italy
Ultrashort
I am ok, di Olivia Lucchini , 1’, 2020 - Italia
Fuori concorso
Monnezza, progetto didattico in animazione, con i ragazzi delle scuole superiori, a cura di Riccardo Siveli, 1’38'', 2013, Italia
Ezio lo zio, animazione pilota sugli incidenti domestici, a cura di Riccardo Siveli, 2’22'', 2013, Italia
Presentazione
Presentazione generale delle scelte curatoriali della selezione 2021
Il Concorso, cuore da sempre del festival, rappresenta uno sguardo internazionale sulla produzione breve e propone una selezione di opere da tutto il mondo per quattro categorie di Concorso: Miglior Animazione, Miglior Documentario, Miglior Fiction e Miglior Experimental. A queste si aggiungono altre tre Categorie: la Categoria Miglior Eastern Asia con i cortometraggi asiatici, la Categoria Extended Cinema, con un focus sull’Africa ed infine la Categoria Ultrashort, sezione incentrata sulla sperimentazione più libera, dedicata – in una sorta d’ulteriore ricerca creativa dell’immediatezza da raccontare – alle opere cortissime entro i tre minuti.
Come evocato dal claim di questa edizione “all you can see”, l’intento generale è quello di proporre a pubblici diversi un menù molto variegato di cinema, suggerendo una sorta di approccio “vorace” alla visione, con la possibilità di vedere molti corti e di conoscere diversi approcci poetici e realizzativi al mondo del cinema. Tante proposte, tanti film provenienti da tanti paesi del mondo. 31 film selezionati per il Concorso Internazionale, 8 opere per il Concorso Eastern Asia, 11 corti africani e 44 cortissimi Ultrashort. Tutti i corti sono arrivati da 42 nazioni più o meno lontane fra loro, da Hong Kong alla Russia, dai principali paesi europei (Francia, Spagna e Germania) agli Stati Uniti e al Canada, fino all’India, al Giappone alla Cina, alla Nigeria, al Senegal e alla distantissima Australia.
La scelta generale è stata senza dubbio quella dell’eterogeneità, senza alcun restringimento né tematico, né formale, perché si è cercato di carpire, già in fase di selezione, alcune tendenze di focus, soprattutto a livello di soggetti e di modalità di racconto. Tante storie femminili e di genere e molti i plot familiari e legati all’universo dell’infanzia, così come plurimi sono stati i rimandi all’attualità, con il Covid e l’emergenza pandemica pronti ad ergersi a nuovi spunti di narrazione, affiancati da sorprendenti (e talvolta fantasiose) opzioni espressive di storytelling. Le donne, così come i quadretti familiari o le storie corali, sono stati selezionati proprio perché inaspettati, lontani da ogni stereotipo o rappresentazione già vista. Ad esempio, per quanto riguarda l’Africa, abbiamo apprezzato un cinema innovativo e dalla forte vocazione femminile, sotteso proprio a scardinare alcuni luoghi comuni sull’Africa, (perennemente sospesa tra migrazioni, malattie e povertà) e a raccontare anche il mondo patinato della moda e quello dell’arte.
I film – tutti proiettati rigorosamente in lingua originale e sottotitolati in italiano – abbracciano diversi generi e sottogeneri e spaziano dalla commedia nera al film di viaggio, dal dramma sociale all’autobiografia e alle sorprendenti commistioni Sci-fi. Anche quando i toni si fanno forti (molte sono le tragiche odissee familiari, così come è frequente il tema del suicidio), il disagio si manifesta inaspettamente virando altrove, optando per ibridi espressivi che oscillano con perizia tra l’horror, il detto e il non detto, il documentario e la finzione. Il risultato è sempre lo stesso: un mosaico di voci, sfumature e punti di vista assolutamente vivace e coinvolgente.
Una prospettiva di difformità quella perseguita, che si è estesa, come una sorta di stimolante fil rouge del Concorso e dello stesso Festival tout-court, anche alla varietà delle situazioni creativo-realizzative delle opere stesse, accogliendo sia cortometraggi provenienti da importanti case di produzione e di distribuzione, così come film brevi di autori indipendenti e di registi auto-distribuiti, in un mix capace di fotografare, nella maniera più sincera possibile, le diverse dinamiche di creazione e di diffusione audiovisiva coesistenti nel panorama internazionale del cinema breve.
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