Re-framing home movies

Un (possibile) manuale per il riuso e la valorizzazione dei film di famiglia

Re-framing home movies è un progetto nato nel 2016 dalla convergenza di interessi e obiettivi tra professionisti e archivi di film di famiglia italiani – Società Umanitaria/Cineteca Sarda (Cagliari), Superottimisti (Torino) e Cinescatti di LAB 80 film (Bergamo) – impegnati da quasi vent’anni nella salvaguardia e valorizzazione di una specifica tipologia di materiali d’archivio: i film di famiglia e il cinema amatoriale.

La strategia culturale che lo sostiene può essere riassunta in due principali obiettivi:

→ Promuovere progetti di valorizzazione condivisa e partecipata delle collezioni di film di famiglia degli archivi partner;

→ Offrire percorsi di alta formazione a giovani artisti, studiosi, archivisti e filmmaker per una rielaborazione consapevole del patrimonio filmico amatoriale italiano.

A partire dal 2017 Re-framing home movies ha potuto beneficiare del sostegno di SIAE, nell’ambito dei programmi “Sillumina” e “Per chi crea”, per la realizzazione di tre corsi di formazione e produzione rivolti a giovani artisti italiani under 35, che hanno prodotto complessivamente 19 progetti di valorizzazione dei materiali conservati dai tre archivi promotori.

Alla radice dell’idea, così come dei corsi realizzati, c’è il desiderio di mettere in rete le esperienze di chi da decenni lavora su questi materiali, insieme a uno specifico approccio metodologico al tema del riuso dei film di famiglia e del materiale d’archivio in generale.

La domanda alla base dei corsi di formazione è stata dunque: come possiamo favorire una nuova generazione di artisti e filmmaker che lavorino in modo radicale e consapevole su questi materiali? Come possono gli archivi che conservano questi film stimolare una ricontestualizzazione originale e significativa delle loro collezioni? Come si può facilitare e rendere proficuo il dialogo tra archivi e artisti/filmmaker, al fine di valorizzare le collezioni attraverso nuovi punti di vista e nuove narrazioni?

Tutto il percorso formativo è stato pensato e disegnato per promuovere un riuso creativo e consapevole di film di famiglia e collezioni di film amatoriali, a partire dall’idea che la conoscenza e la comprensione del materiale, dal punto di vista teorico, tecnico, estetico e storico sia essenziale per trovare nuovi significati e nello sviluppare e rafforzare un punto di vista personale sulla ricontestualizzazione del materiale d’archivio (e dei film di famiglia in particolare).

L’approccio didattico è concepito per arrivare a una maggiore consapevolezza delle procedure e metodologie archivistiche, e come un momento di dialogo e interazione con gli archivisti che si prendono ogni giorno cura di questi materiali, così come con artisti, curatori, studiosi (accademici e non accademici) che si occupano di questi materiali da decenni.

Nel corso delle tre edizioni gli artisti e filmmaker partecipanti, attraverso masterclass, workshop e momenti di residenza negli archivi, sono stati costantemente seguiti e accompagnati nello sviluppo delle loro opere dai curatori del progetto e dagli archivisti responsabili degli archivi promotori, e hanno potuto nutrire la loro ricerca e la loro riflessione attraverso il confronto con artisti, curatori e studiosi del calibro di Péter Forgács, Gustav Deutsch, Stefano Vitali, Paolo Caneppele, Reto Kromer, Sylvie Lindeperg, Federico Rossin, Efrén Cuevas, Laura Rascaroli, Christa Blumlinger, Susan Aasman, Albert Elings, Alina Marazzi, Nicolas Rey, Luca Ferro, Susan Aasman, Salvi Vivancos.

Elemento fondante di Re-framing home movies è anche il contatto diretto ed empatico con le pratiche d’archivio. L’archivio è il luogo in cui queste pellicole, per lungo tempo dimenticate, riaffiorano alla vita attraverso la professionalità e la passione degli archivisti e degli archivi, che diventano con la loro azione e la loro attività, parte essenziale del processo (tecnico quanto culturale) di recupero e salvaguardia.

Ci piace immaginare Re-framing home movies, oggi costituita in associazione e per ciò aperta all’adesione di ulteriori archivi e professionisti interessati al tema della salvaguardia e valorizzazione dei film di famiglia in Italia, non solo come un percorso di formazione o un progetto di rete tra archivi, ma come un vero e proprio modello concettuale, di approccio e riflessione al valore di questi materiali e alle opportunità che offrono per una visione inedita della storia e della società del XX secolo e oltre. Una cassetta degli attrezzi, come più volte abbiamo sottolineato, riempita di tecniche e strumenti possibili, di consapevolezza etica e storica, che consentono a un artista, a un archivista, a chiunque si avvicini a questi film per “valorizzarli” e farne deflagrare la ricchezza e l’importanza, di farlo con uno sguardo più complesso e stratificato, al fine di sviluppare una lettura originale e personale che riveli nuovi significati e nuove interpretazioni.

www.reframinghomemovies.it

info@reframinghomemovies.it

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