“SHORT HUMAN RIGHTS – Cortometraggi sui diritti umani” (AA.VV., durata complessiva 89′)
Cosa succede se sei un ragazzo indiano e ami un altro ragazzo? E se vivi in Israele e sei antimilitarista? E in Italia, siamo sicuri che i diritti delle donne siano rispettati? Ti sei mai messo nei panni di un attivista per i diritti umani?
Per l’ultima serata della Rassegna Cinema e Diritti Umani di Amnesty International – Forlì un evento speciale dedicato ai “diritti in corto”, organizzato in collaborazione con il MalatestaShort Film Festival.
Nei cortometraggi selezionati, provenienti da India, Slovenia, Iran, Spagna, Italia, USA, Belgio, vengono affrontate tematiche LGBT, obiezione di coscienza e antimilitarismo, carcere, pena di morte, migrazioni, infanzia, progetti di inclusione sociale, attivismo.
Attraverso generi e stili diversi, dal documentario di denuncia alla fiction, piccole e grandi storie ci interrogano sul bisogno di giustizia e difesa dei diritti, spesso troppo “corti” per riuscire a proteggerci.
È uno sguardo ad ampio raggio sui diritti umani, con un occhio sempre al riflesso concreto sulle vite delle persone e soprattutto un’apertura ostinata alla speranza.
L’appuntamento è per martedì 28 novembre alle 21, vi aspettiamo!
Cinema Teatro Verdi Forlimpopopoli – piazza Fratti (cortile Rocca) 7
tel. 0543/744340 cinemaverdi@cinemaverdi.it www.cinemaverdi.it
INGRESSO:
INTERO: € 5,50
RIDOTTO: €3,50 per Universitari, iscritti ad Amnesty International, Aderenti Convenzione AGIS, Scuola di Musica Popolare Forlimpopoli, soci WWF, Mariette Forlimpopoli, Centro Giovanile Andrea Forlimpopoli, Militari, Ragazzi fino a 10 anni, Anziani oltre i 60 anni.
PROGRAMMA DELLA SERATA:
“OBJECTOR”, di Molly Stuart, Usa 2017, 16′
Atalya è una ragazza israeliana di 19 anni che come i suoi coetanei viene richiamata al servizio militare obbligatorio. Lei tuttavia è stata testimone diretta del dominio militare nei territori occupati palestinesi e non vuole contribuire a quello che considera un regime di apartheid. Questo la porterà ad affrontare una scelta difficile, non solo per l’opposizione dei suoi familiari, ma anche perché per la renitenza alla leva è prevista una condanna al carcere di 6 mesi.
“BREZ ZICE”, di Julia Minet, Slovenia 2016, 4’
Toni vive a Dublova, in Slovenia, vicino alla nuova recinzione costruita lungo il confine per proteggere il paese dai rifugiati, e ci offre il suo punto di vista sulle politiche del filo spinato.
“FEDRA”, di Malo Bara, Belgio 2017, 13’31”
Una giovane donna fa di tutto per entrare in contatto con il padre recluso in un centro di detenzione, affrontando barriere fisiche e burocratiche che sembrano insormontabili.
“DRIBBLING DREAMS”, di Varun Tandon, India 2016, 7’12”
Un villaggio in India, una rivoluzione attraverso lo sport: Dribbling Dreams racconta un movimento crescente nelle zone rurali dell’India in cui il basket è utilizzato come strumento di riscatto e inclusione sociale per minori provenienti da contesti difficili.
“PALE MIRRORS”, di Salem Salavati, Iran 2016, 15’
Shawbo ha solo 24 ore per rimanere incinta; potrebbe essere la sua ultima opportunità di diventare madre. Per questo dovrà fare visita al carcere della città….
“VACANZE SEPARATE”, di Gabriele Bròcani, Italia 2017, 6’30”
La violenza di genere raccontata attraverso la relazione fra due donne.
“TRACK,” di Reza Golchin, Iran 2016, 4’
Un delicato racconto per immagini di un giorno di scuola per i bambini di una zona di montagna dell’Iran.
“SISAK”, di Faraz Arif Ansari, India , 15’
Due ragazzi indiani, due pendolari del treno locale di Mumbai: una storia fatta di silenzi e di sguardi, di messaggi fra le pagine di un libro.
“UN MINUTITO”, di Javier Macipe, Spagna 2016, 7’55”
Maria trascorre in strada tutta una giornata a cercare di raccogliere firme contro una legge sulla salute ritenuta ingiusta, ma nessuno dei passanti sembra aver tempo per ascoltarla. Quando comincia a sentirsi disperata incontra Alejandro, un musicista di strada, che ha una sorpresa per lei.